Tutti i colori del tramonto I tramonti di quest’anno qui nel Pacifico occidentale: che meraviglia! Sono una grande sorpresa, perché di così belli l’anno scorso non ne avevamo visti mai. Oggi, per esempio, il cielo era eccezionalmente limpido e privo di nuvole, che invece accompagnano di solito la fascia degli alisei. Prima di salire in barca dal gommone ci siamo fermati un attimo a guardare il sole scendere dietro l’orizzonte, nella vana speranza di scorgere il mitico raggio
Spiagge Ci sono spiagge e spiagge. Rimini, piuttosto che non Alassio. Oppure Beveridge Reef. Lì potreste anche essere sulla Luna: immagino che la sensazione di insolito sia la stessa. La spiaggia, forse sarebbe più esatto dire: la duna, compare col calare della marea. Il resto del tempo è sott’acqua. Non sarebbe apprezzata dagli albergatori romagnoli. Invece noi siamo rimasti incantati. Avevamo provato a raggiungerla ieri sera, ma la marea non era scesa abbastanza e il sole c
Beveridge Reef Volete vivere una vera avventura? Nulla di più facile, si fa per dire: andate a visitare Beveridge Reef. L’unica piccola difficoltà è che dovete traversare mezzo Pacifico per arrivarci, ma vi assicuro che come dice il Touring, vale il viaggio. E dire che di posti curiosi ne ho visti tanti, lungo la nostra rotta! Beveridge Reef si trova a qualche giorno di navigazione da Rarotonga, che si trova a qualche giorno di navigazione da Tahiti e a solo qualche ora di ae
Palmerston Ci arrivi abbastanza in fretta, da Rarotonga. Un paio di giorni appena. Col mare formato la vedi poco prima, circondata dal reef poco evidente, dove il mare lungo si frange con grandi onde bianche. Vedi alcuni tratti di palme, ben separati gli uni agli altri e in mezzo la laguna blu scuro. Abbiamo cominciato a chiamare per radio da una quarantina di miglia di distanza, giusto per essere dalla parte della ragione, perché la portata utile non poteva superare di molto
Lasciare Rarotonga Lasciare Rarotonga è difficile. Le ragioni? Sono molte e diverse. Intanto è difficile perché è una bella isola con bella natura, non aggressiva, piena di gentilezza, rilassante, salvo la risacca nel porto. Poi perché le prossime mete sono lontane: Tongatapu, alle isole Tonga, a poco meno di 900 miglia e Niue, un po’ più vicina, a circa 600. Poi ancora perché quell’atollo sperduto di cui abbiamo sentito parlare e che vorremmo tanto visitare, Palmerston, non
Da Maupihaa a Rarotonga Due notti a Maupihaa valgono il viaggio. Abbiamo scelto questo ancoraggio spinti dal fortissimo desiderio di riposo: non ci saremmo mai neppure sognati di provarci in circostanze diverse. A trenta metri o meno dall’uscita impetuosa della passe, su una piattaforma di corallo con 7 metri di fondo ed estesa per meno di cinquanta metri dal reef, con dietro di noi tutto l’oceano fino all’Australia. Vento che soffia a trenta nodi. Mare lungo che arriva fin q
Maupihaa Stai scrutando l’orizzonte da qualche tempo e finalmente, sopra le creste montagnose delle onde, scorgi appena una linea frastagliata più scura: sono le palme da cocco del Motu (isoletta sabbiosa) che annunciano l’avvicinarsi dell’atollo. Siamo a circa 150 miglia a ovest preciso da Raiatea e siamo stanchi: il mare si è fatto cattivo da qualche ora, col vento che soffia oltre i trenta nodi e le onde del vento che si sovrappongono a quelle lunghissime che arrivano da s
Tahiti ha la forma di un otto, l’occhiello piccolo, a sud est, si chiama Tahiti Iti, che vuol dire Tahiti piccola, ed è congiunto a Tahiti Nui, Tahiti grande, da un istmo che se i ghiacci polari si dessero una mossa verrebbe rapidamente sommerso. L’istmo è protetto dalla barriera corallina, com’è giusto da queste parti, ma siccome forse desidera davvero essere sommerso, ha lasciato che l’acqua della laguna lo invadesse quasi tutto, regalando ai diportisti un riparo formidabil
Una peluria nocciola chiaro appare su un punto dell'orizzonte quando l'onda passando sotto la barca la solleva di qualche metro.
È la prima avvisaglia dell'atollo di Raroia. Le palme da cocco crescono su una striscia di corallo e sabbia alta pochi metri sul mare e la prima cosa che si vede arrivando sono le loro chiome arruffate appena pettinate dagli alisei.
La passe sottovento è un fiume in piena che ci dà il solo vantaggio di scorrere nella direzione del vento e di non s
Lui è solo in pozzetto e tiene saldamente in mano la ruota del timone.
Il suo sguardo è fisso sull'occhio di brace della bussola, attento a mantenere la rotta stabilita.
Alle orecchie gli giunge il forte rumore dello sciabordio delle onde sollevate dallo scafo spinto al massimo dal vento al traverso.
Il suo volto concentrato è vagamente illuminato dal riflesso delle luci degli strumenti.
Il pozzetto è confortevole, chiuso per tre lati dalle pareti di tela della cappottina
Tra le Marchesi questa è la più favoleggiata: "Non ci siete ancora stati? Dovete andarci a tutti i costi!"
Tutti ce lo hanno detto, tutti avevano gli occhi che brillavano al solo ricordo.
La più meridionale delle isole, non è servita che saltuariamente, senza aeroporto, senza banchine per le navi, senza veri porti.
Ci siamo arrivati da nord ovest, contro vento, la sera, poco prima del tramonto.
Ci hanno accolto pareti a picco sul mare, soffi potenti di spruzzi ai loro pie
Quanti colori ha l’acqua del mare, qui in Polinesia! Il più incredibile blu acceso, che ricorda il lapislazzulo, al largo, in oceano. Col sole, s’intende, perché se il cielo si copre di nuvole, quando si prepara un bel groppo, allora diventa color grigio acciaio. Ma è dentro e intorno alle barriere coralline che la sua fantasia si scatena. Le lagune sono profonde, spesso oltre i cinquanta metri. Lì l’acqua prende un color blu scuro, simile a quello del nostro Mediterraneo. Fo
Alberi, alberi, alberi dappertutto. Le isole sono coperte di boschi e foreste rigogliose. Alberi altissimi dominano su alberi più modesti, che dalle nostre parti starebbero benissimo in un parco secolare. Più sotto alberi più piccoli, poi arbusti e ancora più sotto erba alta.
Un ambiente che non saprei se definire tropicale o equatoriale, visto che siamo proprio fra le due linee.
Pieno di uccelli. Sono esotici, per la maggior parte. Fregate dalle lunghe ali nere infernali e
La barca si inclina, il vento preme sulle vele cazzate a ferro, la prua manda nuvole di spruzzi a perdersi sottovento, il volto si protende in avanti avido di vento e di sole, l'eccitazione è al colmo.
Chi, velista, non ha provato l'inebriante sensazione di un'uscita in mare col vento teso a tirare bordi sottocosta spingendo al massimo la barca?
Bell'andatura, la migliore!
Sicuri?
Davvero?
Io ci penserei due volte. Abbiamo appena dato fondo all'ancora dopo una bolina.
S
È maggio, stagione di cresime. Le comunità locali sono abbastanza piccole da riunirsi tutte in chiesa, ma non abbastanza grandi da aver sviluppato una struttura di accoglienza organizzata. Quando la nave da Papeete attracca, ogni paio di settimane, le poche decine di passeggeri, gli unici che arrivano qui oltre a noi, vengono condotti a fare un giro per la valle, viene loro offerto uno spettacolino di danze e un rinfresco e dopo tre o quattro ore vengono prelevati di nuovo da
La cresta dei monti si staglia netta contro il cielo azzurro del mattino del tutto sgombro di nubi. Sono rocce vulcaniche rosseggianti che si innalzano quasi verticali da una selva verde che copre fitta le pendici che scendono ripide verso la valle. Un attimo dopo frange di nubi da dietro si avvolgono spiraleggiando intorno ai picchi più alti. È un attimo e le frange si allargano, si distendono, diventano batuffoli, poi pacchi spessi che da trasparenti e poi bianchi si trasfo
Il sole sta per tramontare, ancora nascosto dietro una banda di nuvole scure sopra l'orizzonte, ma trova il modo di lanciare nel cielo una festa di raggi dorati che soffondono di una luce calda la baia e le rocce dietro di noi.
L'orizzonte taglia di netto la superficie calma del mare, che rabbrividisce sotto la spinta dell'aliseo scurendosi in lontananza. Se non fosse per le lunghe ondulazioni che trascinano inesorabilmente la barca avanti e indietro potremmo credere di esse
Giorni e giorni di attesa, che Enrico trovi il volo di rientro, che l'unica banca apra per cambiare i dollari in franchi polinesiani, che internet sia disponibile per ricevere notizie da casa, che le due bancarelle del paese abbiano un po' di verdura fresca, che il mare lungo che entra prepotentemente nella baia si attenui un poco.
Quest'ultimo soprattutto.
L'onda lunga sposta inesorabilmente la barca avanti e indietro di molti metri e rende difficile immergersi nell'acqua
Dalle gradinate della sala riunioni si vede tutto il "palcoscenico", il suo spazio segnato da un fondale di tela giallo e rosso e da tre tappeti di foglie di palma posate per terra disposti a definire il limite del rettangolo verso il pubblico.
Questa sera gli allievi delle scuole di qui e di Fatu Hiva si cimenteranno in danze moderne e tradizionali. A fronte di un modesto biglietto di ingresso, che ci viene stampato su un avambraccio, e di qualche cosa in più per il Kai Kai