Kitakagaya, Prefettura di Osaka, Giappone.
27 aprile 2019 Giornale di bordo. Dallo Shore Team.
Fervono le attività su Best explorer. La nostra barca, giorno dopo giorno, viene preparata dall'equipaggio ad affrontare la prossima navigazione verso l'Oceano Artico e il Passaggio a Nord Est. I lavori da fare sono tanti e a Nanni Acquarore, il nostro comandante, si sono affiancati Nicoletta, Gianfranco e Danilo. Ogni aspetto tecnico è affrontato con professionalità e metodo. Ogni elemento di bordo, anche quelli in perfetto stato di funzionamento, viene rivisto, provato, verificato. Durante questi ultimi mesi l'attività ha subito poche brevi pause, ma ora i lavori fervono e nulla sarà lasciato al caso. Navigare nei freddi mari del Nord non permette leggerezze. Tutto deve essere previsto. Il riscaldamento climatico ha sconvolto le condizioni meteo dell'Artico e questo impone un'attenzione meticolosa nel prevedere le differenti situazioni che potremmo incontrare. Alcuni pensano che le temperature più miti della zona a Nord del Circolo polare abbiano sciolto la banchisa in modo da rendere semplice la navigazione lassù. Invece la frammentazione rende addirittura più difficile navigare in quelle acque. Molti più icebergs e glowers si muovono disordinatamente seguendo venti e correnti. Le possibilità di restare bloccati o addirittura schiacciati da masse di ghiaccio che derivano disordinatamente nell'Oceano aumentano, così come si moltiplicano gli innumerevoli canali che poi terminano in un vicolo cieco dopo averci magari costretti a lunghe deviazioni. Il rischio di essere spinti in ambiti chiusi da cui non si riesca più ad uscire per giorni o settimane aumenta e considerando che i giorni utili al passaggio della zona più "chiusa" del Passaggio non supera i 30 giorni, la barca e l'equipaggio devono essere pronti ad ogni evenienza. Ecco perché il lavoro di preparazione è indispensabile. Non si può sparare in alcun aiuto una volta passato lo stretto di Bering e aver svoltato a Ovest. Altrettanto importante è la soluzione dei problemi burocatici. Il Giappone è una nazione molto differente dalla nostra e l'approccio dei suoi funzionari non ci è familiare. Puntuali, pignoli, totalmente ligi ai regolamenti qualche volta creano inconsapevoli ritardi nell'espletamento delle pratiche. Ma forse, per alcuni aspetti, avremmo cose da imparare. E comunque siamo ospiti nel loro paese e sta a noi adattarci, per quel che è possibile. Poi ci sarà la Russia sul nostro cammino e anche loro hanno regole. Molte regole! Se ci permetteranno di entrare nelle loro acque e navigare nel loro mare lo potremo fare solo nel rispetto delle norme stringenti che ci imporranno. E Nanni è fortemente impegnato nel dialogo con questo splendido popolo, così vario e interessante, ma molto fiero delle proprie prerogative, che ci consentirà l'accesso solo a condizione di rispettarle. Dallo shore team per ora è tutto. Aspettiamo notizie a breve. Tutto prosegue secondo i piani, a Osaka.