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Un week end a Vannøy


Postato da Nanni

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Ieri sera sono stato a cena da Freddy, il meccanico che sta installando il nostro nuovo motore. Si era preso compassione del mio isolamento. Una bella famiglia con quattro splendidi bimbi, la più piccola dell'età della mia nipotina Elisa e altrettanto vivace. Una cena tutta norvegese a base di lingue di merluzzo fritte (non ci credereste, ma sono una delizia!) con contorno di patate e carote bollite. il tutto annaffiato da burro fuso, maccheroncini cotti nel latte dolce e risengrød, che è poi riso al latte dolce. Le mie vene erano tutte una grinza di colesterolo, ma visto il tempo che c'è qui, forse tutto quel grasso servirà... Ormai tutti sull'isola sanno di me e della barca: il proprietario dello spaccio alimentare mi ha fatto dono di una testa d'aglio affumicata da un suo amico tedesco che ne ha fatto un affare prosperoso, la proverò coi pomodori di plastica che si trovano qui. Torsvåg è un porto ben ridossato a nord dell'isola dove c'è un'industria di preparazione del pesce e dove sono appesi a seccare i filetti di merluzzo e le loro teste, queste ultime destinate a diventare farina di pesce. Un pescatore di Torsvåg, cui Freddy ha riparato qualcosa ieri, mi ha regalato due tranci di ippoglosso, un enorme sogliolone, e almeno un chilo di zampe di un king crab, non so come farò a mangiarli da solo. Stamattina alle dieci, dopo una leggera nevicata, ha cominciato a soffiare forte da nord ovest, lungo il sund, con raffiche sui quaranta nodi. La barca, a marea alta e quindi con le cime d'ormeggio lasche, si è allontanata dal pontile e non si riusciva ad avvicinarla ababstanza da salirci sopra. Freddy e io abbiamo trafficato per mezz'ora per spostarla più avanti, in modo da metterla maggiormente al riparo dell'edificio costruito sul pontile, cui è ora assicurata da ben sei grosse cime.

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