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Tuk


Nanni

Sta sul delta del possente Mackenzie. E' un piccolo villaggio, ci si domanda perché mai sia stato costruito qui, dove sembra che non ci siano altro che paludi nella corta estate artica e ghiaccio liscio durante il lungo e duro inverno. Ma in verità lo stesso si può dire per tutti i villaggi che abbiamo visitato lungo il Passaggio. Vedete, in Groenlandia ci sono dappertutto un sacco d barche da pesca, vi potete render conto che ci sono ragioni di lavoro per vivere lì, pur isolati come sono dal resto del mondo. Ma qui? Poi venite a sapere dalle molte targhe esplicative lungo le strade che il villaggio è stato fondato non molto tempo fa come punto di scambio commerciale per gli Inuit, per poi diventare più tardi un terminale per l'esplorazione e lo sfruttamento petrolifero. Ora è un pacifico strano posto dove gente amichevole vi saluta quando passate lungo le strade sterrate e dove sembra che si godano la vita andando la domenica a cogliere bacche nei dintorni ormai rosseggianti per l'autunno incombente, regalandovene generose quantità per pura gentilezza. Ci rimane impossibile immaginare il loro modo di vivere dalla nostra breve esperienza estiva, quando invece la maggioranza del loro tempo passa quando il ghiaccio congela il paesaggio e diventa possibile avere contatti col resto del mondo attraverso "l'autostrada di ghiaccio", una via temporanea che sussiste solo quando il ghiaccio è spesso abbastanza per sostenere il peso delle macchine pesanti. Abbiamo visto il villaggio mezzo sommerso dalla più alta marea degli ultimi ventidue anni. L'abbiamo visto durante giorni incredibilmente caldi e soleggiati. Abbiamo visto i bambini venire a visitare la nostra barca colmi di eccitazione. Siamo stati invitati dalla famiglia di un agente della RCMP. Siamo stati a pranzo con lo staff della scuola locale. E abbiamo lasciato "Tuk" ricordandolo come un posto dove valga la pena e sia addirittura bello vivere la vita, per quanto indubbiamente dura essa sia. It lays at the delta of the mighty Mackenzie River. It's a small hamlet, one wander why it has ever been built here, there seems to be nothing but marshes in the short arctic summer and level ice in the long harsh winter. But in truth the same goes for all the hamlets we have encountered along the Passage. You see, in Greenland there are plenty of fishing boats everywhere, you can guess that there is a business reason to be there, isolated as they are from the rest of the world. But what about here? The you learn from the many placards around that it has first been established not so long ago as an Inuit trading post, later to become a terminal for oil explorations and extraction. Now it is a peaceful strange place where friendly people greets you along the dirt roads and where they seem to enjoy their life, going on sundays to pick up berries in the now reddish for the late season surroundings ad giving them to you out of pure kindness. It is impossible for us to imagine their way of living from our short summer experience, while the majority of their life is spent when the ice freezes the landscape and it becomes possible to have connections with the rest of the world by car and truck through the "ice highway", a temporary road which is there only when the ice is thick enough to sustain the heavy weight of the machines. We have seen the hamlet half flooded by the heaviest surge in the last twentytwo years. We have seen it in sunny and incredibly warm days. We have seen the children excitedly coming to visit our boat. We have been invited by the family of a RCMP officer. We have had lunch with the staff of the local school. And we left "Tuk" remembering it as a place where life, despite the undubitable harshness, is worth and pleasant living.

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