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Mondi paralleli


Quando succedono cose strane la mente cerca una spiegazione. A volte la trova, a volte se la inventa. Tre ieri e oggi la nostra traccia sul plotter si è interrotta due volte. Senza motivo.

Dopo la prima interruzione sono scomparsi i pesci volanti. L'esca sulla canna da pesca è sparita, senza allarmi né strappi.

E ancora.

Nelle guardie di notte, cosa mai successa, tre membri dell'equipaggio hanno continuato a dormire senza presentarsi al timone. Tutti e tre avevano avuto mal di testa. Nella notte le stelle non si sono mostrate. Durante la notte un violento temporale si è abbattuto su di noi, il primo mai ricevuto. Poi il vento è cessato di colpo del tutto. L'orologio della barca è saltato un'ora indietro. La macchina fotografica di Alice, che si era irrimediabilmente rotta cadendo, è tornata a funzionare perfettamente. Alla mattina.

No, basta, non voglio allarmarvi di più. Però fino a poco fa era evidente che l'orizzonte così netto come mai l'abbiamo visto segnava un confine reale, dietro il quale non si può sapere che cosa ci fosse. Ora tutto è tornato come prima. Per noi di colpo è stato tutto chiaro: un mondo parallelo! Siamo stati magicamente trasportati in un mondo parallelo, confinato all'orizzonte. Dietro: il nulla cosmico. Non siamo sicuri di essere tornati al nostro mondo. Forse continueremo a viaggiare senza fine, o meglio, a rimanere in questo cerchio di mare alieno, dove le onde scorrono verso prua e l'acqua verso poppa, ma nel quale noi non ci muoviamo veramente. Forse le nostre provviste si rinnoveranno misteriosamente consentendoci di vivere per sempre in questo limbo dove l'unica realtà è la nostra. Chissà.

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