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Storia del Passaggio a Nord Ovest

Storia del Passaggio a Nord Ovest - Sommario

Il Passaggio a Nord Ovest è stato uno dei miti più famosi dell'Era Moderna, inseguito con accanimento dalle più potenti nazioni marinare a partire dai primissimi anni successivi alla scoperta dell'America proprio con gli italiani Giovanni e Sebastiano Caboto.
Scopi un tempo commerciali e politici spinsero l'Inghilterra, l'Olanda (allora Repubblica delle Sette Provincie Unite) e la Danimarca a investire enormi capitali e innumerevoli risorse all'esplorazione dell'estremo Nord, sia a Est dalla parte della Russia che a Ovest da quella del continente americano, nel tentativo di trovare una rotta che portasse le loro navi in Estremo Oriente, evitando il blocco che Spagnoli e Portoghesi ergevano contro il passaggio dell'Atlantico meridionale.
Nell'Ottocento di nuovo la Gran Bretagna e poi la Norvegia si cimentarono a Ovest con l'impresa, ormai diventata una sfida esclusivamente scientifica, motivo di orgoglio nazionale.
In quel secolo la ricerca divenne frenetica e venne funestata dalla perdita di centinaia di vittime, perite anche per l'ostinazione degli organizzatori che non erano preparati ad aprire la mente all'esperienza dei Popoli del Nord e a farla propria.
Chi al contrario fece proprio questo fu il norvegese Amundsen, che all'inizio del Novecento con pochi mezzi risolse per primo l'enigma del Passaggio, compiendo nel frattempo importanti osservazioni scientifiche, mentre a Est il Passaggio era stato vinto venticinque anni prima dallo svedese Nordenskjöld.
La sua impresa rimase a lungo ineguagliata, ma dalla Seconda Guerra Mondiale in poi i passaggi si ripeterono, sia pure raramente, finché interessi economici legati al petrolio non sfruttarono sia la fine della Guerra fredda che l'innalzamento delle temperature per cominciare a utilizzare questa rotta.

Una descrizione più ampia la trovate su  wikipedia qui:

 

 

oppure una completa sul sito in inglese:

 

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