30 Luglio 2012, h 16.00 - Nanni
Ieri sera alle undici, gia' pronti per andare a letto, usciamo in coperta per ammirare il panorama che e' molto migliorato rispetto ai giorni scorsi. Il sole cambia tutto: un paesaggio triste e spento di pareti scure diventa una griglia regolare di valli soleggiate divise da creste nette che finiscono in un mare liscio come l'olio color grigio perla. Improvvisamente, brillanti contro uno sfondo scuro di montagne, sei o sette soffi conici di nebbia e goccioline eruttano dal mare, vicini tra loro: balene! Meno di mezzo miglio distanti dalla barca. Ci abbigliamo in fretta e saltiamo sul gommone per raggiungerle prima che si allontanino troppo. Diverse schiene nere con una leggera gobba sul groppone, tutte insieme, affiorano in superficie per respirare prima di immergersi brevemente e ricomparire poche decine di metri piu' avanti. Quant'e' diverso osservarle da un piccolo gommone invece che dal massiccio scafo della barca e come sembrano possenti e indifferenti alla nostra presenza! Le seguiamo per un poco mentre la loro velocita' aumenta e ci lascino indietro. Un'altra balena si sta foraggiando vicino a riva; ci avviciniamo abbastanza per prendere qualche foto, ma il suo comportamento e' erratico e in breve la perdiamo. Tornare indietro contro due nodi di corrente non e' cosa tanto semplice. Quando arriviamo c'e' un'altra balena che foraggia intorno a un iceberg arenato non lontano dal nostro ancoraggio. Sono tutte o Balene della Groenlandia o Balene Franche, si somigliano. Stamattina presto con un mare di olio il rumore del loro respiro si puo' ancora sentire dalla barca, ce ne sono diverse intorno. Pietro e Stefano erano ieri con Salvatore e me, Giancarlo e Francesco avevano lasciato nel pomeriggio la barca per passare la notte in albergo, come faranno stanotte Pietro e Stefano, prima di lasciare Pond Inlet la mattina dopo. Roberto e Danilo ci raggiungono a mezzogiorno, mentre soffia un vento teso dall'est che ci rende l'ancoraggio un po' sgradevole. Pietro e Stefano ci lasciano poche ore dopo. Mentre scrivo queste righe siamo ancora un po' tristi, come capita quando dei buoni amici ci lasciano. Presto anche Paolo (un nuovo Paolo!) e Silvano saliranno a bordo e sono sicuro che i nostri spiriti si solleveranno di nuovo e saremo presto pronti ad affrontare la parte centrale del Passaggio, la piu' a rischio, ancora bloccata dal ghiaccio. Yesterday night, eleven o'clock, we were ready to go to bed, but the sun came unexpectedly after several days of cloudy sky and we got out to look at the panorama, much improved. The sun changes everything: a gloomy dark wall of cliffs becomes a regular grid of sunny valleys separated by sharp ridges ending in a glassy pearl grey sea. Unexpectedly, shining against the darker mountains, from the sea surface erupted six or seven high funnel shaped clouds of mist: whales! Less than half a mile further out than our boat. We dressed quickly and ran to the inflatable to reach the school before they could be too far. Several big nearly black backs, a slight bump at the top, all together, come to the surface to breath and dive slightly just to come up again a few tens of meters beyond. How different to watch them from the little inflatable than from the massive hull of the boat and how powerful and seemly unaware of our presence they look! We follow them for a little while before their speed increases and they leave us behind. Another whale is feeding near the shore; we get closer enough to take some picture, but she is following a complex pattern and we never reach her. Getting back to the boat against a two knot current is not such an easy task. When we get there another whale is feeding around a grounded iceberg not far from our anchorage. They are all Greenland Whales or Right Whales, very similar. Today, early in the morning, in a perfectly still sea, the noise of the whale breath can still be heard from the boat. Pietro and Stefano were yesterday with Salvatore and me, Giancarlo and Francesco left the boat in the afternoon to spend the night at the hotel before leaving Pond Inlet next morning, as will Pietro and Stefano do the following night. Roberto and Danilo join us at noon, a stiff wind blowing now from the east and making our anchorage a little uncomfortable. Pietro and Stefano leave a few hours later. While I write these lines we are still a bit sad, as it usually happens when good friends part. Soon when also Paolo (a new Paolo!) and Silvano will be on board I am sure that our spirit will raise again and that we will soon be ready to face the central part of the Passage, the riskiest, still blocked by the ice.